Codice della Strada, stretta sulle auto intestate a prestanome: cosa cambia nel 2025
Tolleranza zero per le intestazioni fittizie: multe fino a 2.170 euro e cancellazione dal PRA per chi guida un’auto non propria in modo stabile. Ecco cosa prevede l’articolo 94-bis.
Dal 2025 è in vigore una nuova norma del Codice della Strada che punta a contrastare l’uso improprio dei veicoli intestati a soggetti diversi dal reale utilizzatore. Si tratta dell’articolo 94-bis, introdotto per arginare il fenomeno delle intestazioni fittizie, spesso utilizzate per eludere responsabilità civili, obblighi fiscali o assicurativi.
La disposizione, già operativa, stabilisce che la carta di circolazione e il certificato di circolazione non possono essere rilasciati se emergono situazioni simulate o che ostacolano l’identificazione del vero responsabile della guida. In altre parole, chi guida abitualmente un veicolo deve risultare anche nei documenti ufficiali.
Sanzioni pesanti per chi viola la norma
La stretta normativa prevede sanzioni amministrative da 543 a 2.170 euro per chi ottiene i documenti in modo fittizio, per chi ha la disponibilità materiale del veicolo e per il proprietario dissimulato. Nei casi più gravi, il veicolo può essere cancellato d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e dagli archivi della Motorizzazione. Se continua a circolare dopo la cancellazione, si applicano le sanzioni previste dall’articolo 93, comma 7, che includono il sequestro del mezzo.
Cosa devono fare gli automobilisti per mettersi in regola
La norma non vieta di guidare l’auto di un’altra persona, ma impone limiti precisi. Chi utilizza un veicolo non intestato a sé deve:
Farlo solo per brevi periodi, occasionali
Se l’uso supera i 30 giorni consecutivi, ottenere una delega scritta dal proprietario
Registrarsi come “utilizzatore abituale” presso la Motorizzazione
Verificare che l’assicurazione copra anche il conducente non intestatario
Particolare attenzione va prestata ai casi in cui l’auto è intestata a un familiare, ma viene usata quotidianamente da un altro membro della famiglia. In questi casi, se non si rispettano le nuove regole, si rischia di incorrere nelle sanzioni previste.
Obiettivo: trasparenza e responsabilità
L’introduzione dell’articolo 94-bis risponde all’esigenza di rendere più chiara la responsabilità civile legata alla circolazione stradale (dicono). Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in accordo con i Ministeri della Giustizia e dell’Interno, è incaricato di definire con appositi decreti le modalità di applicazione della norma, individuando le situazioni sospette e i criteri di verifica.
In un contesto in cui la mobilità è sempre più condivisa e flessibile, la nuova norma impone maggiore attenzione alla regolarità dei documenti. Per gli automobilisti, il consiglio è semplice: se usi un’auto che non è tua, fallo in modo trasparente e documentato. Altrimenti, il rischio è quello di pagare caro.
ogni giorno una
alla prossima un saluto
avv. David Conti

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