Prescrizione delle Bollette di Luce, Acqua e Gas: Termini, Interruzione e Tutele del Consumatore
Nel panorama normativo italiano,
la prescrizione delle bollette relative ai servizi essenziali come luce, gas e
acqua rappresenta un tema di grande rilevanza per la tutela dei diritti dei
consumatori. La prescrizione è il termine oltre il quale il fornitore non può
più esigere il pagamento di un credito, salvo che non intervenga un atto
interruttivo valido.
1. Termini di prescrizione
attualmente vigenti
- Bollette della luce: 2 anni (ridotti dalla
precedente prescrizione quinquennale con la Legge di Bilancio 2018)
- Bollette del gas: 2 anni (come sopra, Legge di
Bilancio 2018)
- Bollette dell’acqua: 2 anni (ridotti dalla Legge di
Bilancio 2020)
Questi termini decorrono dalla
data in cui il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato, ovvero dalla
scadenza indicata nella bolletta.
2. Modalità di interruzione
della prescrizione
La prescrizione può essere
interrotta esclusivamente da atti che manifestano in modo inequivocabile la
volontà del creditore di recuperare il credito. Tali atti devono essere
notificati al debitore in forma legalmente valida. Tra le principali modalità di
interruzione si annoverano:
- La messa in mora formale, inviata tramite
raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata
(PEC), contenente l’intimazione al pagamento.
- La diffida legale, redatta da un avvocato o da un
soggetto incaricato del recupero crediti.
- L’atto di citazione in giudizio, che avvia un
procedimento civile.
- Il ricorso per decreto ingiuntivo, che consente al
creditore di ottenere un titolo esecutivo.
È importante sottolineare che
l’invio della semplice bolletta, anche se reiterato, non costituisce atto
interruttivo della prescrizione. Solo gli atti che hanno valore legale e che
siano stati regolarmente notificati al destinatario possono interrompere il
decorso del termine.
3. Cosa fare in caso di
bollette prescritte
Il consumatore che riceve una
richiesta di pagamento per una bolletta ormai prescritta ha il diritto di
opporsi. Le azioni consigliate sono:
- Contestare formalmente la richiesta,
preferibilmente per iscritto.
- Presentare un reclamo al fornitore, allegando la
documentazione utile.
- Rivolgersi ad un legale e/o ad un’associazione dei
consumatori per assistenza.
- Attivare la procedura di conciliazione presso
ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
4. Obblighi informativi del
fornitore
La normativa vigente impone ai
fornitori l’obbligo di informare chiaramente il cliente del diritto alla
prescrizione biennale. In mancanza di tale informazione, la richiesta di
pagamento può essere considerata illegittima. Inoltre, non è consentito sospendere
la fornitura né segnalare il cliente a banche dati creditizie per importi
relativi a bollette prescritte.
La conoscenza dei termini di
prescrizione e delle modalità di interruzione è fondamentale per evitare di
pagare somme non più dovute. I consumatori devono essere consapevoli dei
propri diritti e pronti a farli valere, anche attraverso gli strumenti di
tutela previsti dalla legge.
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