sabato, agosto 09, 2025

Prescrizione delle Bollette di Luce, Acqua e Gas: Termini, Interruzione e Tutele del Consumatore

 Prescrizione delle Bollette di Luce, Acqua e Gas: Termini, Interruzione e Tutele del Consumatore

Nel panorama normativo italiano, la prescrizione delle bollette relative ai servizi essenziali come luce, gas e acqua rappresenta un tema di grande rilevanza per la tutela dei diritti dei consumatori. La prescrizione è il termine oltre il quale il fornitore non può più esigere il pagamento di un credito, salvo che non intervenga un atto interruttivo valido.

1. Termini di prescrizione attualmente vigenti

  • Bollette della luce: 2 anni (ridotti dalla precedente prescrizione quinquennale con la Legge di Bilancio 2018)
  • Bollette del gas: 2 anni (come sopra, Legge di Bilancio 2018)
  • Bollette dell’acqua: 2 anni (ridotti dalla Legge di Bilancio 2020)

Questi termini decorrono dalla data in cui il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato, ovvero dalla scadenza indicata nella bolletta.

2. Modalità di interruzione della prescrizione

La prescrizione può essere interrotta esclusivamente da atti che manifestano in modo inequivocabile la volontà del creditore di recuperare il credito. Tali atti devono essere notificati al debitore in forma legalmente valida. Tra le principali modalità di interruzione si annoverano:

  • La messa in mora formale, inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (PEC), contenente l’intimazione al pagamento.
  • La diffida legale, redatta da un avvocato o da un soggetto incaricato del recupero crediti.
  • L’atto di citazione in giudizio, che avvia un procedimento civile.
  • Il ricorso per decreto ingiuntivo, che consente al creditore di ottenere un titolo esecutivo.

È importante sottolineare che l’invio della semplice bolletta, anche se reiterato, non costituisce atto interruttivo della prescrizione. Solo gli atti che hanno valore legale e che siano stati regolarmente notificati al destinatario possono interrompere il decorso del termine.

3. Cosa fare in caso di bollette prescritte

Il consumatore che riceve una richiesta di pagamento per una bolletta ormai prescritta ha il diritto di opporsi. Le azioni consigliate sono:

  • Contestare formalmente la richiesta, preferibilmente per iscritto.
  • Presentare un reclamo al fornitore, allegando la documentazione utile.
  • Rivolgersi ad un legale e/o ad un’associazione dei consumatori per assistenza.
  • Attivare la procedura di conciliazione presso ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

4. Obblighi informativi del fornitore

La normativa vigente impone ai fornitori l’obbligo di informare chiaramente il cliente del diritto alla prescrizione biennale. In mancanza di tale informazione, la richiesta di pagamento può essere considerata illegittima. Inoltre, non è consentito sospendere la fornitura né segnalare il cliente a banche dati creditizie per importi relativi a bollette prescritte.

La conoscenza dei termini di prescrizione e delle modalità di interruzione è fondamentale per evitare di pagare somme non più dovute. I consumatori devono essere consapevoli dei propri diritti e pronti a farli valere, anche attraverso gli strumenti di tutela previsti dalla legge.

 

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