COP16 bis di Roma: un accordo per la biodiversità
Nel febbraio 2025 Roma ha ospitato la COP16 bis, la conferenza internazionale delle Nazioni Unite dedicata alla biodiversità. L’incontro si è svolto presso la sede della FAO e ha visto la partecipazione di delegazioni da tutto il mondo.
La conferenza era stata interrotta a Cali, in Colombia, nel 2024, senza risultati concreti. Per questo motivo Roma è diventata il luogo in cui i negoziati sono ripresi e finalmente si è arrivati a un accordo.
L’accordo raggiunto
Dopo tre giorni di discussioni, i paesi hanno deciso di mobilitare 200 miliardi di dollari entro il 2030 per proteggere la natura e ripristinare gli ecosistemi. Il pacchetto prevede:
nuovi fondi internazionali,
sostegno diretto alle comunità indigene e locali,
un sistema di monitoraggio per verificare i progressi.
Perché è stata importante e continua ad esserlo
La COP16 bis ha mostrato che la cooperazione tra paesi è possibile, anche in un momento storico difficile. L’accordo non risolve tutti i problemi, ma rappresenta un passo avanti concreto nella lotta contro la perdita di biodiversità e gli effetti del cambiamento climatico.
Roma ha dato nuova energia al processo negoziale globale. Ora la sfida sarà trasformare le promesse in azioni reali. La biodiversità non è un tema lontano: riguarda la vita quotidiana di tutti, dalla qualità dell’aria che respiriamo alla sicurezza del cibo che mangiamo.
DC

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