venerdì, maggio 23, 2025

PARTHENOPE UN CAPOLAVORO DI PAOLO SORRENTINO

"Parthenope" è l'ultima opera di Paolo Sorrentino, un regista che da sempre riesce a mescolare magistralmente l’estetica barocca con una narrazione profonda, e in questo film, il legame con Napoli, la sua città natale, è più forte che mai. Il titolo stesso rimanda alla mitologia della sirena Partenope, simbolo della città, e attraverso questa figura, Sorrentino esplora temi universali come l'amore, la perdita, il destino e l’identità.

La trama si sviluppa in un intreccio di eventi che si svolgono durante una serata napoletana: un concerto di musica classica, una festa di alta società e una serie di incontri casuali che sembrano destinati a rivelare la fragilità umana e la complessità dei desideri. La fotografia è una delle caratteristiche che più risalta in "Parthenope": ogni scena è costruita come un dipinto, con una luce calda che cattura la bellezza decadente della città. Sorrentino ci fa vedere Napoli non solo come un luogo fisico, ma come un mondo a parte, dove la magia e la realtà si mescolano senza soluzione di continuità.

Il cast, come sempre, è impeccabile. Attori di grande calibro, tra cui alcuni nuovi volti, portano sullo schermo personaggi complessi e sfaccettati. La recitazione è spesso sottile, piena di non detti e momenti di grande intimità, che riflettono la maestria del regista nel guidare i suoi interpreti verso una performance intensa senza mai cadere nel melodramma.


Musicalmente, il film è una celebrazione di Napoli, con la musica classica che si intreccia con suoni più contemporanei, creando una colonna sonora che sembra rispecchiare perfettamente il respiro della città. Ogni brano sembra raccontare qualcosa in più, e non si può fare a meno di notare come la musica diventi quasi un personaggio a sé stante, capace di suscitare emozioni che vanno oltre il semplice accompagnamento.

Tuttavia, "Parthenope" non è un film facile. La sua densità emotiva e la complessità della narrazione possono risultare difficili da seguire per chi non è abituato alla lentezza e all'introspezione dei lavori di Sorrentino. La storia si dipana come un sogno, fatto di immagini, sensazioni e frammenti di vita che sembrano non avere un ordine preciso, ma che alla fine si legano insieme in modo affascinante, quasi misterioso.

La riflessione che Sorrentino sembra voler trasmettere è che, proprio come la sirena Partenope, anche Napoli è un luogo che seduce, incanta e inganna. La città stessa diventa un simbolo della bellezza sfuggente, di quella ricerca incessante di qualcosa che, forse, non si troverà mai.

In conclusione, "Parthenope" è un film che avrà sicuramente un impatto profondo su chi è disposto a lasciarsi trasportare dal suo ritmo particolare e dalla sua estetica visionaria. Non è un film per tutti, ma per chi ama il cinema che stimola la mente e l’anima, Sorrentino ancora una volta dimostra di essere un maestro della sua arte.

super film

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