domenica, settembre 28, 2025

Cos'è la Global Sumud Flotilla

 Nel cuore del Mediterraneo, tra onde alte e droni minacciosi, si muove una delle più grandi iniziative civili internazionali degli ultimi anni: la Global Sumud Flotilla. Ma cosa rappresenta davvero questa flottiglia? E perché ha attirato l’attenzione di governi, media e opinione pubblica mondiale?

Cos'è la Global Sumud Flotilla?

La Global Sumud Flotilla è una coalizione umanitaria internazionale composta da oltre 50 imbarcazioni e attivisti provenienti da 44 Paesi. Il suo obiettivo è chiaro e ambizioso: rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza e consegnare direttamente aiuti umanitari alla popolazione palestinese.

Il termine Sumud, che in arabo significa “resilienza” o “ferma perseveranza”, incarna lo spirito della missione: una resistenza non violenta, guidata dalla società civile, contro l’isolamento forzato di Gaza.

Chi partecipa?

La flottiglia è composta da medici, giornalisti, artisti, religiosi, marinai e attivisti. Tra le organizzazioni coinvolte ci sono il Global Movement to Gaza, la Freedom Flotilla Coalition, la Maghreb Sumud Flotilla e la Sumud Nusantara, con delegazioni da Europa, Nord Africa, Asia e America Latina.

Obiettivi della missione

  • Rompere il blocco navale che da anni impedisce l’ingresso di beni essenziali a Gaza.

  • Consegnare direttamente viveri e medicinali alla popolazione civile.

  • Creare un corridoio umanitario permanente, gestito dalla società civile e non da governi o eserciti.

  • Sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla crisi umanitaria in corso.

Una missione ad alto rischio

Le imbarcazioni hanno già affrontato condizioni meteo avverse, attacchi con droni e pressioni diplomatiche. Il governo israeliano ha dichiarato che impedirà l’ingresso delle navi a Gaza, mentre diversi governi europei, tra cui quello italiano, hanno invitato gli attivisti a fermarsi. Tuttavia, la Flotilla prosegue, scortata a distanza da navi militari italiane e spagnole, ma senza protezione diretta.

Il nodo del diritto internazionale

La missione ha riacceso il dibattito sulla legittimità del blocco navale. Secondo il Manuale di Sanremo e la Quarta Convenzione di Ginevra, un blocco non può avere come obiettivo l’affamare la popolazione civile né impedirle l’accesso a beni primari. Israele sostiene che il blocco serve a impedire il traffico di armi verso Hamas, ma molte organizzazioni internazionali ne contestano l’impatto sproporzionato.

La politicizzazione della Flotilla

Nonostante la sua natura dichiaratamente umanitaria, la Global Sumud Flotilla è diventata rapidamente un terreno di scontro politico. Alcuni governi e media l’hanno accusata di essere strumentalizzata da movimenti filo-palestinesi o anti-israeliani, mentre altri la vedono come un esempio di diplomazia popolare e disobbedienza civile. La presenza di attivisti noti, intellettuali e figure religiose ha contribuito a polarizzare il dibattito, trasformando la missione in un simbolo di contestazione globale contro le politiche di isolamento e militarizzazione. In questo contesto, la Flotilla non è solo un convoglio di aiuti, ma anche un messaggio politico che sfida le narrative dominanti sul conflitto israelo-palestinese.

La Global Sumud Flotilla non è solo una serie di barche in viaggio: è un simbolo di resistenza civile, un grido di solidarietà globale e una sfida alle logiche di guerra. Mentre le onde del Mediterraneo si infrangono contro gli scafi, il mondo osserva: riuscirà la flottiglia a raggiungere Gaza e aprire una breccia nel silenzio internazionale?

sabato, settembre 27, 2025

Famiglia: Tradizione, Evoluzione e Resistenza

 

Famiglia: Tradizione, Evoluzione e Resistenza

In un’Italia che cambia a ritmo accelerato, la famiglia resta il cuore pulsante della società. Ma non è più  e forse non sarà mai più  quella del “mulino bianco”. Oggi la famiglia italiana è un mosaico di forme, sfide e rinascite.

Famiglie che cambiano

Secondo gli ultimi dati ISTAT, le famiglie mononucleari (una sola persona) sono ormai il 35% del totale. Crescono le famiglie senza figli, le coppie di fatto, le famiglie ricostituite e quelle omogenitoriali. Il modello tradizionale, genitori sposati con figli è ancora diffuso, ma non più dominante.

Eppure, nonostante la frammentazione, la famiglia resta il primo rifugio emotivo, economico e sociale per milioni di italiani. È lì che si torna quando tutto crolla. È lì che si costruisce il futuro, anche quando il presente è incerto.

Crisi e resilienza

Il caro vita, la precarietà lavorativa e la difficoltà di conciliare lavoro e genitorialità stanno mettendo a dura prova le famiglie. Il tasso di natalità è tra i più bassi d’Europa: nel 2024 sono nati meno di 380.000 bambini, un minimo storico.

Eppure, le famiglie resistono. Si reinventano. I nonni diventano baby-sitter, le reti di supporto si moltiplicano, e sempre più giovani scelgono di costruire legami affettivi solidi anche fuori dai confini del matrimonio.

Politiche e prospettive

Il governo ha introdotto misure come l’assegno unico universale, il bonus nido e incentivi alla natalità. Ma secondo molti esperti, servono politiche più strutturali: congedi parentali paritari, lavoro flessibile, case accessibili, servizi educativi diffusi.

La famiglia non chiede privilegi. Chiede possibilità.

Famiglia è dove si sceglie di restare

In Italia, la famiglia non è solo un dato anagrafico. È un luogo dell’anima. È il pranzo della domenica, il messaggio della mamma alle 7 del mattino, il fratello che ti difende anche quando hai torto.

È tradizione, sì. Ma anche rivoluzione.

DC

mercoledì, settembre 24, 2025

Le agevolazioni per le famiglie italiane nel 2025- 2026

Le agevolazioni per le famiglie italiane nel 2025- 2026

Nel biennio 2025–2026, lo Stato italiano ha introdotto e prorogato una serie di agevolazioni e bonus pensati per sostenere famiglie, lavoratori, giovani e pensionati. Le misure puntano a semplificare la vita quotidiana, incentivare la natalità, promuovere l’efficienza energetica e ridurre il peso fiscale per chi ha redditi medio-bassi. Ecco una panoramica delle principali opportunità disponibili.

Bonus Asilo Nido

Contributo fino a 3.600 euro annui per le famiglie con figli sotto i 3 anni, valido per asili nido pubblici, privati e assistenza domiciliare. Dal 2026, il bonus sarà esteso anche ai “nidi in famiglia” e sarà rinnovato automaticamente per chi mantiene i requisiti.

Detrazioni per Familiari a Carico

Il Decreto Correttivo 2025 ha reintrodotto le detrazioni IRPEF per familiari a carico come fratelli, sorelle, suoceri e nipoti. È sufficiente dimostrare la convivenza o l’erogazione di sostegno economico. Una misura utile per chi sostiene economicamente la famiglia allargata.

Superbonus e Ristrutturazioni

Il Superbonus 110% è stato prorogato fino al 2026 esclusivamente per le zone colpite dal sisma del 2016. Per gli altri immobili restano attivi il Bonus Ristrutturazioni (50%) e l’Ecobonus (65%) per interventi di riqualificazione energetica.

Bonus Bollette

I bonus sociali per luce, gas e acqua sono confermati e, dal 2026, si estendono anche alla TARI. Le famiglie con ISEE basso potranno ottenere sconti fino al 25% sulla tassa rifiuti, oltre ai già noti tagli sulle utenze domestiche.

Decontribuzione per Mamme Lavoratrici

Le madri con almeno due figli, anche autonome o titolari di Partita IVA, potranno beneficiare di una riduzione dei contributi previdenziali. L’agevolazione è valida fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.

Carta Nuovi Nati

Contributo una tantum di 1.000 euro per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, destinato alle spese legate alla nascita di un figlio. La carta potrà essere utilizzata per prodotti per l’infanzia, farmaci, visite pediatriche e servizi educativi.

DC

 

 

lunedì, settembre 22, 2025

Gaza, l’infanzia spezzata: oltre 20.000 bambini uccisi in 23 mesi di guerra

Gaza, l’infanzia spezzata: oltre 20.000 bambini uccisi in 23 mesi di guerra

Gaza, settembre 2025 — In quasi due anni di guerra tra Israele e Hamas, la Striscia di Gaza è diventata il simbolo di una tragedia umanitaria senza precedenti. Tra le macerie, i corpi, le sirene e le urla, il volto più straziante di questo conflitto è quello dei bambini. Secondo i dati più recenti diffusi da Save the Children e dal Ministero della Salute di Gaza, almeno 20.000 bambini palestinesi sono stati uccisi dal 7 ottobre 2023. Un numero che equivale a più di un bambino ucciso ogni ora.


Molti di questi piccoli non avevano ancora compiuto un anno di vita. Alcuni sono nati durante la guerra e sono morti a causa di essa. Le bombe israeliane hanno colpito scuole, ospedali, rifugi. Il 97% delle scuole e il 94% delle strutture sanitarie sono state danneggiate o distrutte. I bambini hanno una probabilità sette volte maggiore rispetto agli adulti di morire per ferite da esplosione.

Ma la morte non è l’unico orrore. Almeno 42.000 bambini sono rimasti feriti, e 21.000 hanno subito mutilazioni permanenti. Migliaia risultano dispersi, presumibilmente sepolti sotto le macerie. La carestia e la mancanza di acqua potabile mettono a rischio la vita di oltre 132.000 bambini sotto i cinque anni.

Il bilancio totale delle vittime a Gaza

Secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute di Gaza, aggiornati a settembre 2025, il numero complessivo di morti nella Striscia ha superato quota 65.000. A questi si aggiungono 165.000 feriti, molti dei quali in condizioni critiche. Tuttavia, uno studio accademico condotto da Richard Hill e Gideon Polya stima che il numero reale di vittime, considerando anche i decessi indiretti causati da fame, malattie e mancanza di cure, possa arrivare fino a 680.000, di cui 479.000 bambini.

La verità difficile da raccontare

Raccontare Gaza oggi significa confrontarsi con una realtà che sfida ogni logica umanitaria. I dati sono frammentari, spesso contestati, ma le immagini e le testimonianze parlano chiaro. I bambini non sono “danni collaterali”. Sono vittime dirette di una guerra che non risparmia nessuno. E ogni cifra, ogni statistica, rappresenta un nome, un volto, una storia spezzata.

Il diritto internazionale impone protezioni speciali per i minori nei conflitti armati. Ma a Gaza, queste regole sembrano carta straccia. La Corte Internazionale di Giustizia sta valutando se si tratti di genocidio. Intanto, il mondo guarda, commenta, e troppo spesso tace.

DC

sabato, settembre 20, 2025

Google Classroom: La Rivoluzione Silenziosa della Didattica Digitale

 Google Classroom: La Rivoluzione Silenziosa della Didattica Digitale

Nel cuore della trasformazione educativa globale, Google Classroom si impone come uno strumento imprescindibile per la gestione della didattica digitale. Creato da Google per rispondere alle esigenze di scuole, docenti e studenti, questa piattaforma gratuita ha ridefinito il modo in cui si insegna, si apprende e si collabora.

Funzionalità Fondamentali

Google Classroom non è semplicemente un contenitore di compiti e lezioni. È un ecosistema didattico che integra strumenti, flussi di lavoro e comunicazione in un’unica interfaccia intuitiva. Le sue principali funzionalità includono:

    • Creazione e gestione dei corsi: Gli insegnanti possono creare classi virtuali, invitare studenti tramite codice e organizzare materiali didattici in modo ordinato e accessibile.

    • Distribuzione dei compiti: È possibile assegnare esercizi, quiz e progetti allegando documenti, video, link o moduli interattivi. Ogni studente riceve una copia personalizzata del materiale.

    • Valutazione e feedback: I docenti possono correggere e valutare i compiti direttamente sulla piattaforma, fornendo commenti puntuali e costruttivi.

    • Organizzazione automatica dei file: Classroom genera cartelle su Google Drive per ogni corso e compito, semplificando l’archiviazione e la condivisione.

    • Notifiche e aggiornamenti: Studenti e insegnanti ricevono notifiche in tempo reale per nuovi compiti, commenti o modifiche, garantendo una comunicazione costante.

Accessibilità Totale

Google Classroom è disponibile su più dispositivi e sistemi operativi, rendendolo uno strumento flessibile e sempre accessibile:

    • Browser web: Utilizzabile da qualsiasi computer tramite .

    • App mobile: Disponibile per Android e iOS, consente la gestione dei corsi anche in mobilità.

    • PC Windows: Accessibile via browser o installabile come app tramite Google Chrome.

Perché Adottare Google Classroom

Le ragioni per scegliere Google Classroom sono molteplici e strategiche:

    • Semplicità d’uso: L’interfaccia è intuitiva e adatta anche agli utenti meno esperti.

    • Efficienza organizzativa: Riduce drasticamente l’uso di carta e semplifica la gestione dei materiali.

    • Collaborazione potenziata: Favorisce il lavoro di gruppo, la comunicazione e la condivisione.

    • Gratuità assoluta: È completamente gratuito per scuole, organizzazioni non profit e utenti privati.

Una Nuova Era per l’Istruzione

Google Classroom non è solo uno strumento: è un ponte tra la scuola tradizionale e quella del futuro. In un mondo che richiede flessibilità, inclusività e rapidità, questa piattaforma offre una risposta concreta e potente. Che si tratti di didattica in presenza, a distanza o ibrida, Classroom è il compagno ideale per ogni docente che voglia elevare la propria pratica educativa.

non sono un insegnante ma questo strumento è fantastico

un saluto alla prossima

DC


giovedì, settembre 18, 2025

La morte ingiusta di Paolo Mendico: una tragedia che chiama in causa anche le famiglie dei bulli

 

La morte ingiusta di Paolo Mendico: una tragedia che chiama in causa anche le famiglie dei bulli

Paolo Mendico aveva quattordici anni. Amava la musica, suonava il basso e la batteria, pescava con il padre. Era un ragazzo sensibile, gentile, riservato. L’11 settembre 2025, poche ore prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, si è tolto la vita. Lo ha fatto dopo anni di insulti, di aggressioni, di isolamento. Lo ha fatto dopo anni di silenzi.

La sua morte ha scosso la comunità e l’intera nazione, ma non basta commuoversi. È necessario interrogarsi, con lucidità e coraggio, su ciò che ha permesso che questa tragedia si consumasse. Perché Paolo non è morto solo per mano dei suoi aguzzini. È morto anche per colpa di chi ha taciuto, di chi ha minimizzato, di chi ha voltato lo sguardo altrove di chi non ha educato, di chi se ne è infischiato.

La scuola che non ha visto, o non ha voluto vedere

Secondo quanto riferito dalla famiglia, Paolo era vittima di bullismo da anni. Veniva chiamato “Paoletta”, “nano da giardino”, deriso per il suo aspetto, isolato dai compagni. Alcuni insegnanti, stando alle testimonianze, avrebbero persino partecipato al clima ostile. La preside dell’Istituto Pacinotti ha dichiarato di non aver ricevuto segnalazioni formali, ma resta difficile credere che nessuno si sia accorto di nulla. Paolo aveva persino tagliato i capelli per evitare gli insulti. Piangeva ogni giorno. Eppure, nessuno ha agito in modo efficace.

La responsabilità delle famiglie: l’educazione che manca

Ma non è sufficiente puntare il dito contro la scuola. È tempo di dire con chiarezza che anche i genitori dei ragazzi che hanno bullizzato Paolo portano sulle spalle una responsabilità. Dove erano quando i loro figli insultavano, sputavano, picchiavano? Dove erano quando Paolo veniva umiliato, escluso, ferito?

L’assenza dei genitori dei bulli è un atto di codardia. È il segno che il problema non è solo nei ragazzi, ma in chi li educa. Il bullismo non nasce nel vuoto: si alimenta in famiglie che non insegnano il rispetto, che giustificano la “goliardia”, che ignorano il dolore altrui che sovente offendono a loro volta le diversità e anche le eccellenze, poiché loro stessi sono poco.

Si deve insegnare ai figli, io cerco e mi sforzo di farlo, il rispetto di tutti gli esseri umani, il rispetto della diversità, della non conformità, della bellezza di ogni singolo uomo in senso esteso.

Una chiamata alla responsabilità collettiva

La Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Ma la giustizia da sola non basta. Serve una presa di coscienza collettiva. Serve che ogni insegnante, ogni genitore, ogni dirigente scolastico si chieda: “Sto facendo abbastanza per proteggere i più fragili?” Perché Paolo non è un caso isolato. È il simbolo di un sistema che ha smesso di ascoltare.

La sua morte deve diventare un monito. Non possiamo permettere che accada di nuovo. Non possiamo continuare a ignorare il dolore dei ragazzi che ogni giorno affrontano la scuola come un campo di battaglia. Non possiamo più tacere.

Difendiamo sempre i più deboli, combattiamo l'ignoranza e la violenza, proteggiamo i nostri figli e quelli degli altri.

Ciao Paolo 

DC 

lunedì, settembre 15, 2025

L’omicidio di Charlie Kirk: una tragedia che non giustifica le sue idee

 L’omicidio di Charlie Kirk: una tragedia che non giustifica le sue idee

L’11 settembre 2025, durante un evento pubblico alla Utah Valley University, l’attivista conservatore americano Charlie Kirk è stato assassinato da un cecchino appostato sul tetto di un edificio del campus. Il colpo, sparato mentre Kirk rispondeva a una domanda sulla violenza armata, ha posto fine alla vita di uno dei volti più noti del movimento MAGA (Make America Great Again), vicino al presidente Trump.

La condanna dell’omicidio

L’omicidio di Kirk è un atto gravissimo e inaccettabile. La violenza politica, da qualunque parte provenga, mina le basi della democrazia e del confronto civile. Nessuna idea, per quanto controversa, dovrebbe essere affrontata con le armi. La condanna deve essere unanime e senza ambiguità.

Chi era Charlie Kirk

Fondatore di Turning Point USA, Kirk ha costruito un impero mediatico e organizzativo che ha influenzato profondamente il voto giovanile conservatore negli Stati Uniti. Con oltre 250.000 membri e una presenza in più di 850 college, la sua organizzazione ha promosso valori come il libero mercato, la responsabilità fiscale e il governo limitato. Ma Kirk non era solo un attivista: era anche un provocatore, abile nel polarizzare il dibattito pubblico.

Le idee di Kirk: tra conservatorismo e estremismo

Le posizioni di Kirk sono state spesso oggetto di forti critiche. Nei suoi podcast e interventi pubblici ha espresso opinioni che molti considerano razziste, sessiste e transfobiche. Tra le sue dichiarazioni più controverse:

         Vale la pena affrontare il costo di alcune morti per arma da fuoco ogni anno, in modo da poter avere il Secondo Emendamento.”

         Il Partito Democratico americano odia questo Paese. Vogliono vederlo crollare. Adorano che l’America diventi meno bianca.”

         L’Islam è la spada che la sinistra sta usando per tagliare la gola all’America.”

         Dobbiamo organizzare un processo in stile Norimberga per ogni medico di una clinica che si occupa di gender.”

Queste affermazioni non sono semplici provocazioni: sono espressioni di un pensiero politico che rifiuta il pluralismo e alimenta l’odio. Kirk ha incarnato un conservatorismo insurrezionale, costruito per attirare l’attenzione e radicalizzare il dibattito.

Il contesto: polarizzazione e violenza

L’omicidio di Kirk si inserisce in un clima politico americano sempre più teso, dove la violenza ideologica non è più un’eccezione. Secondo Reuters, dal 2021 si sono registrati oltre 300 episodi di violenza politica negli Stati Uniti. La sua morte ha scatenato reazioni forti, ma anche esultanze sui social da parte di alcuni gruppi estremisti, segno di una deriva pericolosa.

Charlie Kirk è stato vittima di un crimine che va condannato senza riserve. Ma la sua eredità politica merita una riflessione critica. Le sue idee, per quanto popolari in certi ambienti, hanno contribuito a esasperare il dibattito pubblico e a normalizzare retoriche divisive. La democrazia non si difende con le pallottole, ma nemmeno con l’odio mascherato da libertà di parola.

Personalmente mi dispiace molto per la perdita violenta di qualsiasi individuo, mi dispiace anche per l’omicida che si è rovinato la vita e ha rovinato la vita di altre persone al fine di un intento che nell’America odierna difficilmente porterà ad un cambiamento; l’uso incondizionato delle armi la retorica violenta, il populismo senza limitismo, queste sono le piaghe delle democrazie occidentali, questi sono i risultati di una politica non inclusiva, discriminatoria, ghettizzante, ci vuole inclusione, prossimità queste sono le parole d’ordine a mio avviso se si vuole migliorare se dobbiamo civilmente evolverci.

Un saluto alla prossima

DC

sabato, settembre 13, 2025

La strana storia del NAD: il coenzima che sfida il tempo

La strana storia del NAD: il coenzima che sfida il tempo

Nel panorama della medicina e della ricerca sulla longevità, poche molecole hanno avuto un’ascesa tanto rapida quanto enigmatica come il NAD. Non si tratta di un farmaco da banco né di una nuova pillola miracolosa, ma di una sostanza che ha attraversato oltre un secolo di scienza, passando dall’ombra alla ribalta. NAD è l’acronimo di Nicotinamide Adenina Dinucleotide, e la sua storia è un intreccio affascinante di scoperte biochimiche, speranze terapeutiche e un crescente interesse da parte del mondo del benessere.

Dalla fermentazione del lievito alla medicina rigenerativa

La scoperta del NAD risale al 1906, durante esperimenti sulla fermentazione del lievito. Per decenni è rimasto un coenzima noto solo agli addetti ai lavori, coinvolto nei processi metabolici cellulari. Ma con l’avanzare della ricerca, il NAD ha rivelato un ruolo ben più ampio: è il carburante delle sirtuine, proteine che regolano la longevità cellulare, la risposta allo stress e la riparazione del DNA.

Il dato più sorprendente? I livelli di NAD+ (la sua forma attiva) diminuiscono progressivamente con l’età, aprendo la strada a nuove ipotesi terapeutiche.

NAD+: moda o rivoluzione?

Negli ultimi anni, la cosiddetta terapia NAD ha guadagnato popolarità in ambienti molto diversi: dalle cliniche di medicina funzionale alle community di biohacker, fino alle celebrità che ne lodano gli effetti su energia, lucidità mentale e benessere generale. In alcune strutture, vengono proposte infusioni endovenose di NAD+ come trattamento per affaticamento cronico, disturbi dell’umore e declino cognitivo.

La comunità scientifica, tuttavia, invita alla cautela. Sebbene gli studi su modelli animali mostrino effetti promettenti sulla funzione mitocondriale e sulla neuroprotezione, le evidenze cliniche sull’uomo sono ancora limitate.

Il futuro del NAD tra integratori e stile di vita

Oltre alle infusioni, la ricerca si sta concentrando su precursori del NAD+ come NMN (Nicotinamide Mononucleotide) e NR (Nicotinamide Riboside), disponibili sotto forma di integratori. Queste molecole sembrano stimolare la produzione endogena di NAD+ e sono oggetto di studi clinici in corso.

Anche strategie non farmacologiche come il digiuno intermittente, l’esercizio fisico e la restrizione calorica sembrano influenzare positivamente i livelli di NAD+, suggerendo che la longevità potrebbe essere modulata non solo da ciò che assumiamo, ma anche da come viviamo.

La storia del NAD è tutt’altro che conclusa. Da molecola dimenticata a protagonista della medicina rigenerativa, il suo percorso riflette il desiderio umano di comprendere e rallentare il processo di invecchiamento. Se il NAD sarà davvero la chiave per vivere più a lungo e meglio, lo dirà la scienza. Ma intanto, il dibattito è aperto e affascinante. 

DC

martedì, settembre 09, 2025

ALCUNE NORME SOCIALI CHE SAREBBE BUONA CURA ADOPERARE

 

ALCUNE NORME SOCIALI CHE SAREBBE BUONA CURA ADOPERARE

 


1.      Non chiamare nessuno più di due volte di seguito. Se non risponde, assumi che sia impegnato in qualcosa di importante. 

 

2.      Restituisci i soldi che hai preso in prestito prima che l'altra persona si ricordi di averteli prestati. Questo dimostra la tua integrità e il tuo carattere. Lo stesso vale per ombrelli, penne e contenitori per il pranzo, ANCHE UN SOLO CENTESIMO. 

 

3.      Non ordinare mai il piatto più costoso del menu quando qualcuno ti offre un pranzo o una cena. Se possibile, chiedi alla persona di scegliere il piatto per te. 

 

4.      Non fare domande scomode come "Ancora non sei sposato?" o "Non hai figli?" o "Perché non hai comprato una casa?" o "Perché non compri una macchina?" Per amor di Dio, non sono affari tuoi. 

 

5.      Tieni sempre aperta la porta per la persona che viene dietro di te, indipendentemente dal fatto che sia un ragazzo o una ragazza, un senior o un junior. Non si diventa piccoli trattando bene qualcuno in pubblico. 

 

6.      Se prendi un taxi con un amico e lui paga ora, cerca di pagare tu la prossima volta così come la colazione al bar, il caffè dopo pranzo, un aperitivo. 

 

7.      Rispetta le diverse opinioni. Ricorda che ciò che per te è un 6, per la persona di fronte potrebbe essere un 9. Inoltre, un'opinione diversa è buona per avere un'alternativa. 

 

8.      Non interrompere mai le persone che parlano. Lascia che si esprimano. Come si dice, ascolta tutti e filtra tutto. 

 

9.      Se stai scherzando con qualcuno e sembra non apprezzarlo, fermati e non farlo più. Questo lo incoraggerà a fare di più e mostra quanto lo apprezzi. 

 

10.Dì "grazie" quando qualcuno ti aiuta. 

 

11.   Loda in pubblico. Critica in privato. 

 

12.   Raramente c'è motivo di commentare il peso di una persona. Dì semplicemente: "Stai benissimo". Se vogliono parlare della loro perdita di peso, lo faranno. 

 

13.   Quando qualcuno ti mostra una foto sul suo telefono, non scorrere a sinistra o a destra. Non sai mai cosa potrebbe apparire dopo. 

 

14.   Se un collega ti dice che ha un appuntamento dal medico, non chiedere il motivo, dì semplicemente "Spero che tu stia bene". Non metterli nella posizione scomoda di dover parlare della loro salute personale. Se vogliono che tu lo sappia, te lo diranno senza la tua curiosità. 

 

15.   Tratta l'addetto alla manutenzione con lo stesso rispetto del CEO. Nessuno è impressionato dalla maleducazione con cui puoi trattare qualcuno al tuo livello, ma le persone noteranno se li tratti con rispetto. 

 

16.   Se una persona ti parla direttamente, guardare il telefono è scortese. 

 

17.   Non dare consigli a meno che non te li chiedano. 

 

18.   Quando incontri qualcuno dopo molto tempo, a meno che non voglia parlarne, non chiedere la sua età o il suo stipendio. 

 

19.   Occupati dei tuoi affari, a meno che tu non sia direttamente interessato: mantieniti fuori. 

 

20.   Togliti gli occhiali da sole se parli con qualcuno per strada. È un segno di rispetto. Inoltre, il contatto visivo è importante quanto il tuo discorso. 

 

21.   Non parlare mai delle tue ricchezze in mezzo ai poveri. Allo stesso modo, non parlare dei tuoi figli in mezzo a chi non può averne. 

 

22.   Dopo aver letto un buon messaggio, prova a dire "Grazie per il messaggio". L'APPREZZAMENTO è ancora il modo più semplice per ottenere ciò che non hai.

 

Io personalmente cerco sempre di comportarmi in questo modo

Un saluto alla prossima

 

domenica, settembre 07, 2025

Aspettare il Futuro: L’Inganno dell’Attesa e la Rivincita del Presente

Aspettare il Futuro: L’Inganno dell’Attesa e la Rivincita del Presente

Viviamo in un tempo che ci insegna a guardare avanti. Ci viene detto di pianificare, di prevedere, di costruire il domani come se fosse l’unico luogo in cui la vita possa davvero accadere. Ma in questa corsa verso il futuro, molti giovani e meno giovani si perdono. 

Rimandano il piacere, procrastinano la gioia, rinviano la vita. Aspettano un momento perfetto che non arriva mai.

L’incertezza del futuro è una certezza. Nessuno sa cosa accadrà domani, eppure ci comportiamo come se fosse lì che risieda la verità, la felicità, la realizzazione. È un paradosso: più ci affanniamo a rincorrere il futuro, più ci allontaniamo da ciò che è reale, tangibile, vivo il presente.

Il mito della preparazione infinita

Molti vivono come se la vita vera dovesse iniziare dopo. Dopo la laurea. Dopo il lavoro giusto. Dopo la pensione. Dopo che i figli saranno cresciuti. Dopo che ci sarà tempo. Ma quel “dopo” è un miraggio. E mentre lo inseguiamo, il presente si consuma. Le giornate si riempiono di attese, di piani, di rinvii. Si rimanda un viaggio, una cena, un abbraccio, una risata. Si rimanda il piacere, come se fosse un lusso da meritare solo in un futuro ipotetico.

Il presente come atto di ribellione

Godere del presente non è superficialità. È lucidità. È un atto di coraggio, una forma di resistenza contro la tirannia dell’ansia e della pianificazione. Significa riconoscere che la vita non è un progetto da completare, ma un’esperienza da vivere. Significa accettare che l’incertezza non è una minaccia, ma una condizione naturale dell’esistenza.

Chi riesce a vivere il presente non è chi ignora il futuro, ma chi lo guarda negli occhi e sceglie di non esserne schiavo. È chi sa che ogni istante ha valore, che ogni gesto può essere pieno, che ogni giorno può contenere bellezza.

Il piacere non è peccato, è presenza

C’è una diffidenza culturale verso il piacere. Come se fosse frivolo, come se distrasse dai “veri” obiettivi. Ma il piacere quello autentico, profondo, consapevole è ciò che ci radica nel momento. È ciò che ci ricorda che siamo vivi. Non è fuga, è ritorno. Non è debolezza, è forza.

Godere di un tramonto, di una conversazione, di un silenzio, di un piatto cucinato con cura, non è perdere tempo. È riconoscere che il tempo non si perde, si vive. E che la vita non è altrove, è qui.

Un invito a tutti: smettere di aspettare

A chi ha vent’anni e pensa che la vita inizierà “quando sarà tutto pronto”. A chi ne ha sessanta e crede che “ormai è troppo tardi”. A chi ha rimandato per anni un sogno, un amore, una passione. A chi ha vissuto nella paura del domani e ha dimenticato il gusto dell’oggi. Questo è un invito: smettete di aspettare.

Non c’è un momento giusto per vivere. C’è solo questo. E non è poco. È tutto.

Il futuro arriverà comunque. Ma il presente, se non lo afferriamo, se non lo onoriamo, se non lo celebriamo, se ne va. E non torna.

Viviamo ora. Viviamo pienamente. Viviamo senza rimandare. Perché il presente è l’unico tempo che ci appartiene davvero.

Un saluto alla prosima David Conti 

sabato, settembre 06, 2025

Liquidi Fai-da-Te per Sigaretta Elettronica: Guida Completa per lo Svapatore Consapevole

Liquidi Fai-da-Te per Sigaretta Elettronica: Guida Completa per lo Svapatore Consapevole

Preparare i liquidi per la sigaretta elettronica in autonomia è una pratica sempre più diffusa tra gli appassionati dello svapo. I vantaggi principali includono:

    • Risparmio economico 

    • Personalizzazione del gusto e della concentrazione di nicotina 

    • Controllo sulla qualità degli ingredienti 

Questa guida ti accompagnerà passo dopo passo nella preparazione dei tuoi e-liquid, con spiegazioni dettagliate e consigli pratici.

Strumenti Necessari

Per una preparazione sicura e precisa, è fondamentale disporre dei seguenti strumenti:

    • Siringhe graduate (da 1 ml a 10 ml): per dosare con precisione PG, VG, aromi e nicotina 

    • Flaconi in plastica o vetro (preferibilmente Chubby Gorilla): per miscelare e conservare il liquido 

    • Guanti in lattice o nitrile: per proteggere la pelle, soprattutto durante la manipolazione della nicotina 

    • Bilancia di precisione (opzionale): utile per chi preferisce dosare in grammi 

    • Carta assorbente: per pulire eventuali fuoriuscite 

    • Etichette adesive: per identificare liquidi e date di preparazione 

Ingredienti Fondamentali

La preparazione di un liquido per sigaretta elettronica richiede quattro componenti principali:

    1. Glicerina Vegetale (VG): conferisce densità e dolcezza al vapore 

    2. Glicole Propilenico (PG): veicola l’aroma e produce il colpo in gola (hit) 

    3. Aroma concentrato: determina il gusto del liquido (fruttato, tabaccoso, cremoso, ecc.) 

    4. Nicotina (opzionale): disponibile in booster da 10 ml a varie concentrazioni 

Scelta della Base PG/VG

La proporzione tra PG e VG influisce su gusto, densità del vapore e compatibilità con i dispositivi.

Tipo di Svapo              Composizione consigliata PG/VG                    Caratteristiche

Svapo di guancia                       50/50 o 60/40                          Hit più deciso, aroma più intenso

Svapo polmonare                      70/30 o 80/20                           Vapore denso, gusto più morbido

Calcolo delle Percentuali

Esempio: Preparazione di 100 ml di liquido con nicotina a 6 mg/ml

    • Base neutra 50/50: 80 ml 

    • Aroma concentrato: 10 ml (10%) 

    • Booster di nicotina 20 mg/ml: 10 ml → per ottenere 6 mg/ml servono 3 booster da 10 ml 

È consigliabile utilizzare calcolatori online o tabelle di conversione per dosaggi precisi.

Procedura Operativa

    1. Indossa i guanti e prepara il piano di lavoro pulito 

    2. Versa la base neutra nel flacone graduato 

    3. Aggiungi l’aroma secondo la percentuale consigliata (di solito tra il 10% e il 15%) 

    4. Inserisci la nicotina (se desiderata) con siringa o booster 

    5. Chiudi il flacone e agita energicamente per almeno 1 minuto 

    6. Lascia maturare il liquido (steeping) per 3–7 giorni in un luogo fresco e buio 

Nota: Gli aromi fruttati sono spesso pronti in 24 ore, mentre quelli tabaccosi richiedono più tempo.

Errori Comuni da Evitare

Errore Comune                                                                                       Soluzione

Dosaggio errato di nicotina                                   Utilizzare booster pre-dosati e calcolatori online

Aroma troppo intenso o debole              Rispettare le percentuali consigliate e testare con piccoli batch

Liquido torbido o con odore           Verificare la qualità della base e degli aromi, evitare prodotti scadenti

Un saluto ala prossima

DC